L’IMPORTANZA DELLA MASCHERA IN UN TRATTAMENTO COSMETICO

Scegliere il tipo di trattamento cosmetico da fare in relazione al soggetto che ci si trova di fronte è fondamentale al fine di ottenere il massimo risultato. Per questa ragione, un trattamento completo (che prevede, quindi, sia shampoo che maschera) risulterà ancora più efficiente di uno completo… a metà.

Molti toelettatori, infatti, discutono sull’utilizzo della maschera all’interno di un trattamento: vale la pena farla oppure è uno step opzionale? In tanti, e fortunatamente non tutti, decidono di applicare solo lo shampoo per diversi motivi, che possono suddividersi in tre macrocategorie:

  1. Fattore economico: il cliente non sembra, alle volte, essere disposto a pagare il trattamento maschera in quanto lo percepisce come plus per la toelettatura del suo amico a quattro zampe, per cui il toelettatore salta questo passaggio (evitando di affrontare un costo di lavaggio maggiore);
  2. Tempistiche: la maschera, in relazione alle componenti presente al suo interno, può (seppur volutamente o meno) rallentare i tempi di asciugatura o, addirittura, ungere il pelo, generando un effetto indesiderato. Ecco perché alcuni toelettatori, ai quali magari è capitato, decidono di non farla;
  3. Errata concezione data dalla scarsa conoscenza: una delle obiezioni è sicuramente legata all’insufficiente conoscenza dei reali benefici che garantisce una maschera su un cane, che non sono esclusivamente legati a un aspetto estetico.

Nell’ultima diretta all’interno dell’Adok Community, abbiamo analizzato tutti gli aspetti legati alla maschera e perché essa è così importante in un trattamento cosmetico, comprendendone nel dettaglio la composizione e i vantaggi.

COME E’ COMPOSTA

La maschera è principalmente composta da tensioattivi cationici, ovvero caricati positivamente (al contrario dello shampoo) e pH acido. In più, essendo un’emulsione, presenta una fondamentale percentuale di quota oleosa che, in alcuni casi, viene sostituita da siliconi.

Infine, ma non meno importante, all’interno di una maschera sono presenti elementi quaternizzati (come, ad esempio, il Polyquaternium-7, il Polyquaternium-10, il Quaternium-80, ecc…), che ne aumentano il potere condizionante.

QUALI SONO I PRINCIPALI BENEFICI?

La maschera, come detto, non riserva esclusivamente benefici estetici (seppur fondamentali per la setosità, lucentezza, maggiore profumazione, ecc) ma:

  • Consente la chiusura della cuticola: quando si applica lo shampoo, le scaglie del pelo si sollevano; quando si applica la maschera, le scaglie si riallineano. Lasciare quest’ultime leggermente sollevate potrebbe provocare effetti sgradevoli, come opacità del manto, secchezza, annodamento più rapido, ecc…;
  • Crea uno strato protettivo che si fissa al pelo, proteggendolo da agenti esterni e rafforzandolo;
  • Dona maggiore idratazione, evitando la fuoriuscita del film idro-lipidico cuticolare (di conseguenza una cute e un pelo meno secchi);

I LIMITI DELLA MASCHERA STANDARD

Consapevoli di come è composta una maschera e dei reali benefici, rimane il problema legato alle tempistiche e ai costi. Questo perché il trattamento condizionante standard presenta cinque limiti fondamentali:

  1. Tempi di asciugatura più lunghi: un prodotto standard ha determinate componenti al suo interno che potrebbero appesantire il pelo, rallentandone il processo d’asciugatura;
  2. Eccessiva “pesantezza” del pelo: molti cani da volume non vengono trattati con maschera perché si crede che renda il manto meno strutturato e inadatto per la fase di taglio;
  3. Unge troppo (pelo sporco): se la quota oleosa presente in maschera è eccessiva per quel determinato soggetto, si rischia di ingrassare il manto, rendendolo unto e generando l’effetto indesiderato di quando ci si ritrova dinnanzi a un pelo sporco;
  4. Pelo troppo condizionato: in relazione a cosa contiene la maschera e a quante volte viene lavato il cane, si rischia di ottenere un effetto plastico (quindi con il pelo che prende la piega di come il soggetto dorme o si poggia, arricciandosi e annodandosi più velocemente) e non elastico (quindi un mantenimento della piega naturale);
  5. Costi superflui: appurato che nelle maschere tradizionali possono esserci delle componenti inutili ai fini del trattamento (degli attivi non necessari per le esigenze di quel soggetto).

Per riuscire a superare tutti i limiti sopra elencati, risulta indispensabile utilizzare un prodotto modulabile, scegliendo quindi gli attivi da utilizzare e in quali dosi.

Con Adok, infatti, è possibile creare una maschera personalizzabile, con tutti i vantaggi che ne conseguono. Dall’utilizzo della giusta quota oleosa e condizionante, evitando tempi di asciugatura lunghi o l’eccessivo accumulo di olio sul manto, alla scelta esclusiva dell’attivo proteico per donare un effetto volume ideale, passando per il mantenimento di un effetto piega leggero e naturale.

Inoltre, personalizzare vuol dire anche ottimizzare: utilizzare esclusivamente gli attivi necessari, nella dose necessaria, evita sprechi di prodotto, abbassando di conseguenza il costo del trattamento finale.

In alcuni casi, i toelettatori ricorrono all’utilizzo di prodotti live-in, ovvero trattamenti senza risciacquo che fungono da “compromesso” per non perdere tempo in asciugatura, avendo comunque un pelo condizionato. In realtà, nella prossima diretta del 26 febbraio (in cui ci sarà il famoso toelettatore Luigi De Mola come ospite), scopriremo che non è così.

Per rivedere la diretta integrale e scaricare le slides sull’importanza della maschera in un trattamento, iscriviti all’Adok Community cliccando il seguente link: https://www.facebook.com/100009050814784/videos/937970294438428/